Apocalisse, un concetto, una premonizione, un'idea. I media, la letteratura, il cinema, i videogiochi, in qualsiasi campo l'apocalisse è sempre più presente in questi ultimi anni, diventando quasi un genere. Qui si possono scambiare idee, condividere opinioni per fare in modo che l'apocalisse resti soltanto un modo di raccontare. Sullo sfondo dei problemi che attanagliano la vita di tutti i giorni, una raccolta di storie di genere post-apocalittico: le Cronache.

giovedì 10 gennaio 2013

Città fantasma: Bodie




William Bodey cercava l’oro, e nella contea di Mono, in California, ce n’era abbastanza.
Non sapeva, però, di aver trovato uno dei giacimenti più importanti.
William Bodey non visse abbastanza per saperlo, fu sorpreso da una bufera di neve nel 1859, solo diciassette anni dopo fu scoperto il giacimento che trasformò il piccolo centro minerario fondato da Bodey in una vera e propria città da Far West.
La popolazione arrivò a sfiorare quasi i 10.000 abitanti, per un numero di circa 2.000 fabbricati.
Questi, costruiti interamente in legno, includevano banche, sindacati, giornali, una prigione, più di sessanta saloon, una chiesa e addirittura un tempio taoista.
A Bodie, infatti, figurava anche un quartiere cinese, con centinaia di residenti.




Non solo l’oro attirava nuovi abitanti, molto presto Bodie divenne famosa per la criminalità che veniva consumata tra le strade. Le fonti storiche riportano continui omicidi, sparatorie, bordelli e locali in cui i minatori spendevano tutto il loro guadagno, spesso con conclusioni fatali.
Era uso quotidiano chiedere al mattino se ci fosse un uomo per colazione, ovvero se qualcuno fosse stato ucciso quella notte.



Una storia, forse soltanto una leggenda, racconta di una bambina che si stava trasferendo con la propria famiglia da San Francisco a Bodie. A seconda di chi la racconta, questa bambina scrisse sul suo diario “Bene, per Dio, sto andando a Bodie”, oppure “Addio, Dio, sto andando a Bodie.”
Tra le leggende figura anche quella di Rosa May, una prostituta del distretto a luci rosse. Quest’ultima avrebbe aiutato la popolazione in un momento di epidemia nella città, salvando molte vite. Si dice, però, che fu sepolta fuori dal recinto del cimitero.




Il primo declino venne registrato dopo il 1980, quando altri importanti giacimenti furono rilevati in Arizona, Montana o Utah. La popolazione di Bodie si ridusse, ma non per questo la città fu abbandonata. Al contrario, furono costruite una chiesa metodista e una cattolica proprio ad indicare la trasformazione di un centro minerario in un vero e proprio centro abitato.




Le attività minerarie procedevano senza sosta, e Bodie vide innovazioni tecnologiche per l’estrazione dell’oro e anche una piccola ferrovia intitolata a suo nome.
Tuttavia, nel 1910 fu registrata la presenza di 698 persone, equivalenti alle famiglie che avevano deciso di restare a Bodie piuttosto che cercare giacimenti migliori altrove. Un numero troppo basso per rappresentare la città che era.



Furono tentate manovre di investimento, ma il censimento della popolazione mostrava cali bruschi che, nel 1940, toccarono appena un centinaio di persone.
L’ultima miniera venne chiusa nel 1942, quando fu ordinato di chiudere tutte le miniere d’oro non essenziali agli Stati Uniti.
L’etichetta di “Città Fantasma”, però, le fu consegnata molti anni prima. Un grande incendio devastò gran parte del distretto commerciale, e il numero di residenti era così scarso che un giornalista del San Francisco Chronicle decise di affibbiarle la nomina di “fantasma”.




Dopo che Bodie venne abbandonata, si presentarono gravi casi di vandalismo, che obbligarono l’assunzione di custodi per tutelarne le strutture. Questi custodi, furono gli ultimi abitanti di Bodie, e nel 1943 erano soltanto tre.
Nel 1962 Bodie divenne National Historic Landmark, ovvero un territorio non protetto come un monumento, ma che viene considerato di interesse storico nazionale.
Infatti Bodie conserva le architetture e l’arredamento dell’epoca, proprio come una città del Far West.




A causa della posizione dell’insediamento, sopra i 2.500 m di altitudine, e i pochi ostacoli naturali che la proteggono dagli agenti atmosferici, Bodie è afflitta da estati calde e inverni rigidi.
La mancanza di alberi nella zona, infatti, viene attribuita al fatto che anche le nottate estive fossero gelide, e molta legna fu utilizzata per scaldare i numerosi abitanti.




Questo clima rigido ed estremo, permette le visite alla città soltanto nei mesi festivi. Nonostante non sia difficile da raggiungere, a poche miglia da una strada statale, la neve e il ghiaccio ne rendono impossibile l’accesso.





Nonostante solo una piccola parte della Bodie fiorente di una volta sia sopravvissuta, quasi 200.000 persone ogni anno si avventurano per visitarla.




Bodie fece da sfondo per un servizio fotografico della band U2, che utilizzarono le foto per il loro album The Joshua Tree del 1987.




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